Della 23° settimana del
Tempo Ordinario.
S. Giovanni Crisostomo,
vescovo e dottore della Chiesa.
1° Lettura dalla prima
lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (8,1b-7.11-13)
Dal Vangelo secondo Luca
(6,27-38) anno pari.
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi discepoli: «A voi che ascoltate, io dico:
amate i vostri nemici,
fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro
che vi maledicono,
pregate per coloro che vi trattano male.
A chi ti percuote
sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello,
non rifiutare neanche
la tunica.
Dà a chiunque ti
chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
E come volete che gli
uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro.
Se amate quelli che vi
amano, quale gratitudine vi è dovuta?
Anche i peccatori
amano quelli che li amano.
E se fate del bene a
coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta?
Anche i peccatori
fanno lo stesso.
E se prestate a coloro
da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta?
Anche i peccatori
concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto.
Amate invece i vostri
nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla,
e la vostra ricompensa
sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli
è benevolo verso gli
ingrati e i malvagi.
Siate misericordiosi,
come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non
sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati;
perdonate e sarete
perdonati.
Date e vi sarà dato:
una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà
versata nel grembo,
perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato
a voi in cambio».
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
A volte ci sembra di aver fatto
chissà quali grandi gesti, quando in realtà
abbiamo compiuto il nostro
dovere.
Abbiamo scambiato per atto
soprannaturale ciò che, invece,
è semplicemente dettato da leggi
naturali; che merito c’è nel fare
ciò che è naturale nei rapporti
umani?
Possiamo iniziare a dirci
veramente discepoli di Gesù quando diamo
un’intonazione soprannaturale ai
nostri gesti e alle nostre relazioni.
Soprattutto con coloro che ci
fanno del male e non ci accettano; sono essi
il nostro banco di prova.
Si tratta, insomma, di assumere
un comportamento diverso, improntato
a una grazia che viene
necessariamente dall’alto.
Ma non dobbiamo scoraggiarci; lo
Spirito di Dio rende possibile ciò che,
apparentemente, sembra
impossibile.
Basta volerlo con fede; se
fatichiamo, facciamoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci
indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata,
Fausto.
Nessun commento:
Posta un commento