lunedì 6 agosto 2018

Il Vangelo del Martedì 7 Agosto 2018


Della 18° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dal libro del profeta Geremìa  (30,1-2.12-15.18-22)
Dal Vangelo secondo Matteo (14,22-36) anno pari.
[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire
sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla.
Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare.
Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde:
il vento infatti era contrario.
Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare.
Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un
fantasma!» e gridarono dalla paura.
Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».
Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te
sulle acque».
Ed egli disse: «Vieni!».
Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù.
Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare,
gridò: «Signore, salvami!».
E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede,
perché hai dubitato?».
Appena saliti sulla barca, il vento cessò.
Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero
tu sei Figlio di Dio!».
Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret.
E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione;
gli portarono tutti i malati e lo pregavano di poter toccare almeno il lembo
del suo mantello.
E quanti lo toccarono furono guariti.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Pietro si rende conto che per quanto coraggio possa avere, ha sempre bisogno
della mano forte di Gesù, il quale è in grado persino di comandare la tempesta
e di tirarlo fuori dalle acque pericolose.
Non è sbagliato essere intraprendenti nella nostra vita, e nemmeno darsi
da fare per realizzare i nostri sogni e le nostre aspirazioni.
Ma saremmo degli illusi se pensassimo di realizzarli senza aiuto di Dio.
Proveremmo presto o tardi delle cocenti delusioni.
Proprio quando ci sentiamo di affondare, facciamo l’unica cosa che davvero
serve in quei casi; un atto di fede nella potenza di Gesù.
Miracolosamente vedremo il mare calmarsi e il vento spingerci verso la riva.
In quel caso la nostra bocca si aprirà alla lode e al ringraziamento attraverso
la preghiera per l’assistenza che Dio ha riservato per noi.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Buona giornata, Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento