venerdì 8 giugno 2018

Il Vangelo del Sabato 9 Giugno 2018


Della 9° settimana del Tempo Ordinario.
Cuore Immacolato della beata Vergine Maria.
1° Lettura dal libro del profeta Isaìa (61,9-11)
Dal Vangelo secondo Luca (2,41-51) anno pari.
I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua.
Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa.
Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù
rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero.
Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi
si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato,
tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre
li ascoltava e li interrogava.
E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza
e le sue risposte.
Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai
fatto questo?
Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo».
Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate?
Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?».
Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.
Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso.
Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Per fare la volontà di Dio, non è necessario comprenderla subito.
L’episodio evangelico infatti, ci presenta Giuseppe e Maria smarriti e confusi
di fronte alla parola del Figlio essi non commentano né replicano nulla,
perché sanno di trovarsi di fronte a un mistero più grande di loro.
Ma ciò che è davvero importante è che il cuore diventi luogo nel quale i
misteri di Dio possano trovare casa; è quanto succede nel Cuore di Maria.
La Madre offre all'Altissimo la piena disponibilità del suo cuore, per
questo essa entra pienamente nel mistero dell’amore che si fa carne nella
persona del suo Figlio.
Anche noi, se lo vogliamo, possiamo vivere la stessa esperienza della
Madonna; offriamo a Dio la nostra disponibilità, senza paura, se non
comprendiamo tante cose dei suoi piani; presto tutto diverrà chiaro e noi
potremo gioire nel nostro cuore.
Non è facile, ma abbiamo la preghiera che ci può aiutare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Buona giornata, Fausto.


giovedì 7 giugno 2018

Il Vangelo del Venerdì 8 Giugno 2018


Della 9° settimana del Tempo Ordinario.
Sacratissimo Cuore di Gesù.
1° Lettura dal libro del profeta Osèa (11,1.3-4.8c-9)
2° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni (3,8-12.14-19
Dal Vangelo secondo Giovanni (19,31-37) anno pari.
Era il giorno della Parascève e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla
croce durante il sabato–era infatti un giorno solenne quel sabato–, chiesero
a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via.
Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all'uno e all'altro che erano
stati crocifissi insieme con lui.
Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe,
ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.
Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che
dice il vero, perché anche voi crediate.
Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: «Non gli sarà spezzato
alcun osso».
E un altro passo della Scrittura dice ancora: «Volgeranno lo sguardo a colui
che hanno trafitto».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Tante mistiche hanno potuto contemplare, baciare e addirittura abbeverarsi
all’acqua preziosa che fluì dal sacratissimo costato di Gesù Cristo; in quel
cuore vi è ogni delizia e ogni realizzazione per ciascuno.
In esso non vi è giudizio o condanna, ma solo amore dolce, che non si impone
con alterigia ma si propone.
Gesù, mite e umile, invita anche noi ad accostarsi al suo Cuore per imparare
da Lui cosa sia davvero essenziale nella vita.
Quanto più staremo stretti a quel Cuore e quanto meno cercheremo di staccarcene,
tanto meno avremo bisogno di altro.
Anche noi, per mezzo della fede, possiamo accostarci a quel sacro costato e
contemplare il Cuore che ci ha amato così tanto da lasciarsi trafiggere per noi;
viviamo perciò nella continua riconoscenza attraverso la nostra preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Buona giornata, Fausto.

mercoledì 6 giugno 2018


Il Vangelo del Giovedì 7 Giugno 2018.
Della 9° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dalla seconda lettera di san Pietro apostolo a Timòteo (2,8-15)
Dal Vangelo secondo Marco (12,28b-34) anno pari.
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è
il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele!
Il Signore nostro Dio è l'unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo
cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza".
Il secondo è questo: "Amerai il tuo prossimo come te stesso".
Non c'è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico
e non vi è altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l'intelligenza
e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli
olocausti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano
dal regno di Dio».
E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Quando si cerca davvero la verità e si è disposti anche a lasciare le proprie
convinzioni per mettersi in ascolto, certamente prima o poi la si troverà.
È quello che Gesù vuole dire a questo scriba che, con coscienza e onestà,
si pone in ascolto della sua parola; il discorso sul più grande dei comandamenti
teneva impegnate le varie scuole rabbiniche del tempo e ognuno dava la
sua interpretazione.
Lo scriba, aiutato dalla parola di Gesù, comprende che non ci si deve perdere
in discorsi vani e secondari; quando si ama Dio con tutto il cuore e gli altri
come se stessi, allora si è adempiuto il senso profondo di tutta la legge mosaica.
Non perdiamoci in discussioni inutili; se amiamo Dio e gli altri, abbiamo messo
in pratico tutto il Vangelo.
Se, invece, non facciamo ciò, stiamo solo sprecando il nostro tempo e non
portiamo nessun frutto.
Perciò, non sprechiamo altro tempo, amiamo e preghiamo il Signore.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Buona giornata, Fausto.

martedì 5 giugno 2018

Il Vangelo del Mercoledì 6 Giugno 2018


Della 9° settimana del Tempo Ordinario.
San Norberto vescovo.
1° Lettura dalla seconda lettera di sa Pietro apostolo (1,1-3.6-12)
Dal Vangelo secondo Marco (12,18-27) anno pari.
In quel tempo, vennero da Gesù alcuni sadducei-i quali dicono che non c'è
risurrezione-e lo interrogavano dicendo: «Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto
che, se muore il fratello di qualcuno e lascia la moglie senza figli, suo fratello
prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello.
C'erano sette fratelli: il primo prese moglie, morì e non lasciò discendenza.
Allora la prese il secondo e morì senza lasciare discendenza; e il terzo
egualmente, e nessuno dei sette lasciò discendenza.
Alla fine, dopo tutti, morì anche la donna.
Alla risurrezione, quando risorgeranno, di quale di loro sarà moglie?
Poiché tutti e sette l'hanno avuta in moglie».
Rispose loro Gesù: «Non è forse per questo che siete in errore, perché non
conoscete le Scritture né la potenza di Dio?
Quando risorgeranno dai morti, infatti, non prenderanno né moglie né marito,
ma saranno come angeli nei cieli.
Riguardo al fatto che i morti risorgono, non avete letto nel libro di Mosè,
nel racconto del roveto, come Dio gli parlò dicendo: "Io sono il Dio di Abramo,
il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe"?
Non è Dio dei morti, ma dei viventi!
Voi siete in grave errore».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Un'altra provocazione per Gesù, che viene messo alla prova su un altro
argomento controverso al suo tempo; quello della risurrezione dai morti.
Effettivamente, al tempo in cui visse il Signore, le idee in proposito non
erano molto chiare e le scuole di pensiero erano differenti.
I sadducei, poi erano coloro i quali rifiutavano ogni possibile idea di
risurrezione dai morti, per cui essi cercano di mettere alla prova Gesù,
portandogli un esempio assurdo e volutamente esagerato.
La risposta di Gesù non lascia dubbi; l'errore è voler giudicare le realtà
eterne con i criteri di valutazione umani.
A volte, ci si stringe il cuore, pensando che non potremo più godere di certi
legami o rapporti con le persone che abbiamo amato.
Non dobbiamo avere paura; l’amore trasfigura tutto e tutti.
Non dobbiamo fare, dunque, lo stesso errore dei sadducei, ma solo
credere e pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, come era nel principio ora
e sempre nei secoli dei secoli, Amen.
Buona giornata, Fausto.

lunedì 4 giugno 2018

Il Vangelo del Martedì 5 Giugno 2018


Della 9° settimana del Tempo Ordinario
San Bonifacio vescovo e martire.
1° Lettura dalla seconda lettera di san Pietro apostolo (3,11b-15a.17-18)
Dal Vangelo secondo Marco (12,13-17) anno pari.
In quel tempo, mandarono da Gesù alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo
in fallo nel discorso.
Vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai
soggezione di alcuno, perchè non guardi in faccia a nessuno, ma insegni
la via di Dio secondo verità.
È lecito o no pagare il tributo a Cesare?
Lo dobbiamo dare, o no?».
Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché volete mettermi
alla prova?
Portatemi un denaro: voglio vederlo».
Ed essi glielo portarono.
Allora disse loro: «Questa immagine e l'iscrizione, di chi sono?».
Gli risposero: «Di Cesare».
Gesù disse loro: «Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello
che è di Dio, a Dio».
E rimasero ammirati di lui.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Il Vangelo ci presenta ancora una volta il comportamento astuto dei nemici
del Signore: “È lecito o no pagare il tributo a Cesare?”.
Sembra un semplice interrogativo, ma contiene tante sottigliezze per
i Giudei di allora.
La risposta può mettere Gesù in imbarazzo o con i Romani o con il popolo.
Ma, conoscendo la loro ipocrisia, Gesù evita il tranello e pronuncia quella
sentenza diventata proverbiale che coglie tutti di sorpresa: “Rendete a Cesare
ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio”.
Gesù dà un criterio decisivo per la vita cristiana; Dio, Cesare, ognuno ha
un suo ruolo.
Mai prendere Cesare per Dio.
Mai ridurre Dio a un qualunque Cesare della storia!
Difficile equilibrio da mantenere, anche per noi discepoli del risorto, sempre
tentati di fuggire il mondo o di plasmarlo a nostra immagine.
Gesù osa, alza il tiro; il mondo ha una sua logica, una sua autonomia, una
dignità che gli proviene dall’essere creato.
Rispettiamola e ringraziamo Gesù per l’insegnamento attraverso la preghiera..
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, come era
nel principio, ora e sempre nei secoli dei secoli, Amen.
Buona giornata, Fausto.


domenica 3 giugno 2018

Il Vangelo del Lunedì 4 Giugno 2018


Della 9° settimana del Tempo Ordinario.
1° Lettura dalla seconda lettera di san Pietro apostolo (1,2-7)
Dal Vangelo secondo Marco (12,1-12) anno pari.
In quel tempo, Gesù si mise a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti,
agli scribi e agli anziani]: «Un uomo piantò una vigna, la circondò con una
siepe, scavò una buca per il torchio e costruì una torre.
La diede in affitto a dei vignaioli e se ne andò lontano.
Al momento opportuno mandò un servo dai contadini a ritirare da loro la sua
parte del raccolto della vigna.
Ma essi lo presero, lo bastonarono e lo mandarono via a mani vuote.
Mandò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo picchiarono sulla testa
e lo insultarono.
Ne mandò un altro, e questo lo uccisero; poi molti altri: alcuni li bastonarono,
altri li uccisero.
Ne aveva ancora uno, un figlio amato: lo inviò loro per ultimo, dicendo:
“Avranno rispetto per mio figlio!”.
Ma quei contadini dissero tra loro: “Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e
l’eredità sarà nostra!”.
Lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
Che cosa farà dunque il padrone della vigna?
Verrà e farà morire i contadini e darà la vigna ad altri.
Non avete letto questa Scrittura: “La pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore ed è una
meraviglia ai nostri occhi”?».
E cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla; avevano capito infatti
che aveva detto quella parabola contro di loro.
Lo lasciarono e se ne andarono.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
A1 tempo di Gesù, la parabola era il modo migliore per dire delle verità molto
profonde, facendosi ascoltare dalla gente con interesse.
Ma i sommi sacerdoti e gli anziani comprendono subito l’intenzione di Gesù;
infatti, Egli non sta soltanto criticando, il loro modo di fare; in realtà c’è molto
di più.
Il Signore opera una rilettura di tutta la storia di infedeltà di Israele e di
disobbedienza a Dio, di cui essi sono, in questo momento, i principali rappresentanti.
Gli anziani sono sulla scia di tutti quegli uomini dal cuore duro che hanno
rifiutato la parola dei profeti, eliminandoli persino fisicamente, pur di non
accogliere il loro richiamo.
Anche noi spesso mettiamo a tacere le voci che ci richiamano a una fede più
Coerente; saremo davvero attenti a esse, da ora in poi?
Spero proprio di si, se facciamo fatica, facciamoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Buona giornata, alleluia Fausto.

sabato 2 giugno 2018

Ormai Facebook è una presa per il sedere

Amici, da alcuni giorni facebook mi ha oscurato, nel senso che
riesco a inserire i miei commenti solo attraverso il mio Blog,
ma io non riesco a vedere i vostri commenti sul mio profilo.
Niente di male, forse do fastidio, comunque continuerò a mandare
i miei commenti in questo sistema, se avete qualche cosa da
comunicarmi lo potete fare attraverso la mia pagina del Blog
con cui aprite i  commenti, un abbraccio a tutti Fausto.

Il Vangelo di Domenica 3 Giugno 2018


Santissimo Corpo e Sangue di Cristo.
1° Lettura dal libro dell’Esodo (24,3-8)
2° Lettura dalla lettera agli Ebrei (9,11-15)
Dal Vangelo secondo Marco (14,12-16.22-26) anno B.
Il primo giorno degli àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero
a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?».
Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà
incontro un uomo con una brocca d'acqua; seguitelo.
Là dove entrerà, dite al padrone di casa: "Il Maestro dice: Dov'è la mia stanza,
in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?".
Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta;
lì preparate la cena per noi».
I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro
e prepararono la Pasqua.
Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede
loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo».
Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti.
E disse loro: «Questo è il mio sangue dell'alleanza, che è versato per molti.
In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno
in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio».
Dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Secoli e secoli di tradizione e di sacrifici assumono un significato del tutto
nuovo di fronte alle parole di Gesù.
Egli dice di essere il pane vero e vivo, disceso dal cielo.
Ciò significa che la manna, cibo miracoloso dato da Dio agli israeliti perché
non morissero nel deserto, nonché una della reliquie più preziose del popolo,
era in realtà un simbolo; colui che Dio dona per sfamare davvero per la vita
eterna è Gesù in persona.
Questo, nei presenti, crea smarrimento; cosa significano le sue parole?
Ma Egli non abbassa il tiro del suo annuncio e ripete con forza e convinzione
queste parole; chi mangia la sua carne e beve il suo sangue vivrà per sempre,
cioè non conoscerà mai la morte.
Per questo l’Eucaristia è anche chiamata farmaco d'immortalità.
Perciò, partecipiamo all’Eucaristia con gioia e ringraziamo il Signore per questo
dono, con la nostra preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Buona Domenica del Corpus Domini, Fausto.

venerdì 1 giugno 2018

Il Vangelo del Sabato 2 Giugno 2018



Della 8° settimana del Tempo Ordinario.
SS Marcellino e Pietro martiri.
1° Lettura dalla lettera di san Giuda apostolo (17,20-25)
Dal Vangelo secondo Marco (11,27-33) anno pari.
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli andarono di nuovo a Gerusalemme.
E, mentre egli camminava nel tempio, vennero da lui i capi dei sacerdoti,
gli scribi e gli anziani e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose?
O chi ti ha dato l’autorità di farle?».
Ma Gesù disse loro: «Vi farò una sola domanda.
Se mi rispondete, vi dirò con quale autorità faccio questo.
Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini?
Rispondetemi».
Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, risponderà:
“Perché allora non gli avete creduto?”.
Diciamo dunque: “Dagli uomini”?».
Ma temevano la folla, perché tutti ritenevano che Giovanni fosse veramente
un profeta.
Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo».
E Gesù disse loro: «Neanche io vi dico con quale autorità faccio queste cose».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La domanda dei capi dei sacerdoti e degli scribi non è mossa da un sincero
desiderio di conoscere la verità, è volutamente insidiosa per mettere in
difficoltà Gesù.
Ma il Signore, che conosce i cuori, per risolvere definitivamente la questione
pone un'altra domanda.
Egli non risponde direttamente,  semplicemente perché essi non vogliono
nessuna risposta.
Del resto, non hanno ascoltato l’invito di Giovanni il Battista alla conversione
del cuore; come avrebbero potuto ascoltare Gesù, che veniva a portare a
compimento lo stesso messaggio? 
Ci sono tanti modi per accostarsi a Dio.
Egli conosce cosa abbiamo nel cuore e se vede che le nostre intenzioni non
sono pure e animate da una sincera ricerca della verità, Egli rimane muto.
Perciò, accogliamolo con cuore puro e con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Buona giornata, alleluia Fausto.