mercoledì 30 maggio 2018

Il Vangelo del Giovedì 31 Maggio 2018


Della 8° settimana del Tempo Ordinario
Visitazione della beata Vergine Maria..
1° Lettura dal libro del profeta Sofonìa (3,14-18)
Dal Vangelo secondo Luca (1,39-56) anno pari.
In quei giorni, Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa,
in una città di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarìa, salutò Elisabetta.
Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò
nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta
tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!
A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?
Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato
di gioia nel mio grembo.
E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Allora Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta
in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione
in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri
del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come
aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Uno dei complimenti più belli che sono rivolti a Maria nel Vangelo è proprio
quello di Elisabetta, che la definisce come “Colei che ha creduto”.
Chissà perché, ma spesso dubitiamo delle promesse di Dio anche quando
esse ci annunciano progetti di gioia e di speranza che vanno al di là di ogni
immaginazione.
La Vergine, invece, non sta lì a discutere o a pensare se e come quelle
promesse stupende, fattele dall’Arcangelo, si avvereranno; quello che
per Lei è importante è far sapere a Dio la sua totale disponibilità.
Per questo Elisabetta, di fronte alla visita della parente, riconosce in lei la
nuova Eva, cioè colei che si è aperta a un nuovo modello di maternità.
Il Magnificat di Maria, quindi; è l’attestazione di uno stile divino che
predilige proprio loro, i semplici che si rendono disponibili ai suoi piani.
Rendiamoci disponibili anche noi come fece Maria aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Buona giornata, Fausto.

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