mercoledì 9 maggio 2018

Il Vangelo del Giovedì 10 Maggio 2018


Della 6° settimana di Pasqua.
1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (18,1-8)
Dal Vangelo secondo Giovanni (16,16-20) anno pari.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più;
un poco ancora e mi vedrete».
Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci
dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me
ne vado al Padre”?».
Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla?
Non comprendiamo quello che vuol dire».
Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi
perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”?
In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà.
Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Ci sono tanti motivi per piangere e altrettanti per ridere e gioire.
Alcuni di essi sono sinceri e vengono dal cuore, altri sono dettati dall’odio e dal
rancore verso le persone; Gesù sa cosa c'è nel cuore dei suoi discepoli e sa anche
che, nonostante la loro poca e superficiale fede, essi saranno sinceramente
dispiaciuti della sua morte.
Proprio per questo Egli promette una gioia che nessuno potrà togliere loro
perché effetto della sua risurrezione che costituisce la vera e sconvolgente novità
del cristiano.
Nel mistero pasquale del Signore non ci sono due momenti successivi; prima la
morte e poi la risurrezione; Gesù è glorificato e proclamato Signore e Messia
proprio perché ha accettato di passare attraverso la croce, mostrando fedeltà al
Padre e solidarietà con i fratelli.
Anche in noi, se saremo suoi discepoli, i due elementi si completeranno.
Non dobbiamo aver paura di affrontare situazioni anche dolorose nella nostra vita;
esse hanno già in sé il seme della risurrezione; prima o poi esso nascerà e si
svilupperà, grazie anche alla nostra perseveranza condita però dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Buona giornata, alleluia Fausto.


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