lunedì 26 marzo 2018

Il Vangelo del Martedì 27 Marzo 2018


Della settimana Santa.
1° Lettura dal libro del profeta Isaìa (49,1-6)
Dal Vangelo secondo Giovanni (13,21-33.36-38) anno pari.
In quel tempo, [mentre era a mensa con i suoi discepoli,] Gesù fu profondamente
turbato e dichiarò: «In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà».
I discepoli si guardavano l'un l'altro, non sapendo bene di chi parlasse.
Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù.
Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava.
Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?».
Rispose Gesù: «È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò».
E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariòta.
Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui.
Gli disse dunque Gesù: «Quello che vuoi fare, fallo presto».
Nessuno dei commensali capì perché gli avesse detto questo; alcuni infatti
pensavano che, poiché Giuda teneva la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra
quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri.
Egli, preso il boccone, subito uscì.
Ed era notte.
Quando fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è stato glorificato,
e Dio è stato glorificato in lui.
Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo
glorificherà subito.
Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete ma, come ho detto
ai Giudei, ora lo dico anche a voi: dove vado io, voi non potete venire».
Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?».
Gli rispose Gesù: «Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai
più tardi».
Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora?
Darò la mia vita per te!».
Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me?
In verità, in verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m'abbia
rinnegato tre volte».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Non si può non osservare, con una certa tristezza, che il modo di fare di Pietro
è terribilmente simile al nostro.
Quante volte abbiamo solennemente promesso che non avremmo mai tradito
il Signore, eppure... quante volte è bastato un contrasto, una presa in giro o
un’opinione diversa dalla nostra per vergognarci di Lui e per dire che non lo
conoscevamo?
Eppure, Dio ha pazienza anche con noi, così come l’ha avuta con Pietro.
Egli non guarda al nostro tradimento, ma alla voglia che abbiamo di essere
suoi amici.
Per tale motivo, con misericordia e benevolenza, Egli ci accoglie cosi come
siamo, pur con le nostre infedeltà.
Sarebbe bello se anche noi, di tanto in tanto, potessimo versare lacrime di
riconoscenza per Lui e magari ringraziarlo con la nostra preghiera..
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.

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