sabato 23 dicembre 2017

Il Vangelo di Domenica 24 Dicembre 2017

4° Domenica di Avvento.
1° Lettura dal 2° libro di Samuèle (7,1-5,8b-12.14°.16)
2° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (16,25-27)
Dal Vangelo secondo Luca (1,26-38) anno B.
In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea,
chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di
Davide, di nome Giuseppe.
La vergine si chiamava Maria.
Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un
saluto come questo.
L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.
Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà
il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe
e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?».
Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza
dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra.
Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio.
Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un
figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola».
E l’angelo si allontanò da lei.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Luca riprende lo schema delle tante "annunciazioni" presenti nella Bibbia.
Poco importa come si siano svolti i fatti; così Luca ce li racconta.
E ci stupisce.
Non la moglie dell'imperatore, o il premio Nobel per la medicina, non una
donna manager dinamica dei nostri giorni, sceglie Dio, ma la piccola
adolescente Maria (la bella).
A lei chiede di diventare la porta d'ingresso per Dio nel mondo.
Cosa direste se domattina vi arrivasse una figlia o una nipote adolescente
dicendo: “Dio mi ha chiesto di aiutarlo a salvare il mondo?”.
Invece Maria ci sta, ci crede e tutti noi non sappiamo se ridere o scuotere
la testa davanti a tanta splendida incoscienza, tutti restiamo stupiti (noi,
razionali figli di Piero Angela) davanti alla sconcertante semplicità di
questo dialogo, davanti all'ardire di una figlia di Sion che parla
alla pari con l'Assoluto, che gli chiede spiegazioni e chiarimenti.
Scegliere Nazareth, un paese occupato dall'impero romano, ai confini della
storia, ai margini della geografia del tempo, in un'epoca sprovvista di mezzi
di comunicazione, per incarnarsi, ci rivela ancora una volta la logica di Dio,
logica basata sull'essenziale, sul mistero, sulla profezia, sulla verità di sé,
sui risultati imprevisti (e sconcertanti).
Ringraziamo perciò Maria, semplicemente per averci donato Gesù attraverso
la nostra preghiera. 
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

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