Della 31° settimana del
Tempo Ordinario.
1° Lettura dalla
lettera di san Paolo apostolo ai Romani (12,5-16a)
Dal Vangelo secondo Luca
(14,15-24) anno dispari.
In quel tempo, uno dei
commensali, avendo udito questo, disse a Gesù: «Beato
chi prenderà cibo nel
regno di Dio!».
Gli rispose: «Un uomo
diede una grande cena e fece molti inviti.
All’ora della cena,
mandò il suo servo a dire agli invitati: “Venite, è pronto”.
Ma tutti, uno dopo
l’altro, cominciarono a scusarsi.
Il primo gli disse:
“Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego
di scusarmi”.
Un altro disse: “Ho
comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego
di scusarmi”.
Un altro disse: “Mi
sono appena sposato e perciò non posso venire”.
Al suo ritorno il
servo riferì tutto questo al suo padrone.
Allora il padrone di
casa, adirato, disse al servo: “Esci subito per le piazze e
per le vie della città
e conduci qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi”.
Il servo disse:
“Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c’è ancora posto”.
Il padrone allora
disse al servo: “Esci per le strade e lungo le siepi e costringili
ad entrare, perché la
mia casa si riempia.
Perché io vi dico:
nessuno di quelli che erano stati invitati gusterà la mia cena”».
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
il Maestro usa un'immagine molto
efficace per descrivere il Regno; tutti
sono invitati a parteciparvi,
tutti sono chiamati a farne parte, ad esserci.
Discorso piuttosto difficile da
digerire in una casa di farisei dove la distinzione
fra puro e impuro aveva finito
col creare una netta distinzione sociale fra
quanti praticavano i precetti
della Legge e coloro che non lo facevano!
La salvezza non è meritata, non è
automatica, non è scontata.
Il rischio, anzi, è che proprio
coloro che sono invitati per primi accampino
mille scuse per non partecipare.
In quel momento, allora, il
padrone invita al pranzo gli ultimi, i mendicanti,
spingendoli ad entrare.
Siamo noi quei mendicanti che si
sono trovati seduti al tavolo del padrone.
Siamo noi coloro che non hanno accampato
scuse e si sono lasciati dolcemente
spingere ad entrare dai servi, che
sono i discepoli del Signore.
Non commettiamo l'errore, ora, di
sentirci salvi, di crederci realizzati, di abusare
di questa straordinaria
opportunità, ma aiutiamoci con la preghiera ad essere umili
e non trovare scuse, aiutandoci
con la preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua
volontà come in cielo così in
terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi
li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in
tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e
sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.
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