martedì 9 maggio 2017

Il Vangelo del Mercoledì 10 Maggio 2017

Della IV settimana di Pasqua.
1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (12,24-13,5)
Dal Vangelo secondo Giovanni (12,44-50) anno dispari.
In quel tempo, Gesù esclamò: «Chi crede in me, non crede in me ma
in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato.
Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non
rimanga nelle tenebre.
Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno;
perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo.
Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola
che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno.
Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato,
mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire.
E io so che il suo comandamento è vita eterna.
Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Gesù è il primo autentico testimone del Padre.
Quella Parola che egli annuncia a noi, l'ha ascoltata e messa in
pratica per primo.
Dunque, anche Gesù ha fatto spazio, nella sua esistenza terrena,
a quelle parole di vita eterna che egli ci ha donato e che ci hanno
fatto conoscere il volto misericordioso del Padre.
Questo ci fa comprendere l'importanza di vivere in prima persona
quanto diciamo di testimoniare agli altri, tanti cristiani ripetono
stancamente delle frasi e degli insegnamenti, dietro ai quali però si
manifesta un vuoto; questo significa che al di là di questa facciata
non c'è mai stata un'autentica esperienza di Gesù.
Essi sono rimasti a quanto è stato detto loro di Cristo, ma le loro
parole sono soltanto una scorza vuota, e nulla più.
Perciò, prima di parlare del Signore agli altri, guardiamoci dentro se
siamo veramente di Cristo aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


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