giovedì 16 marzo 2017

Il Vangelo del Venerdì 17 Marzo 2017

1° Lettura dal libro della Gènesi (37,3-4.12-13.17-28)
Dal Vangelo secondo Matteo (21,33-43.45) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del
popolo: «Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo che possedeva
un terreno e vi piantò una vigna.
La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio
e costruì una torre.
La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.
Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai
contadini a ritirare il raccolto.
Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero,
un altro lo lapidarono.
Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li trattarono
allo stesso modo.
Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno rispetto per
mio figlio!”.
Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede.
Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”.
Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.
Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa farà a
quei contadini?».
Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente e darà in affitto
la vigna ad altri contadini, che gli consegneranno i frutti a suo tempo».
E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: “La pietra che i
costruttori hanno scartato è diventata la pietra d’angolo; questo è stato
fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi”?
Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo
che ne produca i frutti».
Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che
parlava di loro.
Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla,
perché lo considerava un profeta.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Non sa che fare, il Signore Gesù.
Ha raccontato il vero volto di Dio, ha accompagnato le sue parole con
Gesti profetici ed eclatanti, con una commovente coerenza.
Ma non è servito: una crescente ostilità sta mettendo in discussione
ogni sua parola, ogni sua scelta.
La rinata classe sacerdotale e i devoti del tempo lo osteggiano perché
non amano mettersi in discussione.
La tensione nei confronti del Nazareno cresce, giorno per giorno,
fino a far presagire una tragica fine come, purtroppo, avverrà.
Non si aspettava una tale reazione, il Maestro, e si interroga su cosa fare.
Prende in prestito la tragica parabola della vigna, che il suo uditorio
conosce bene, e chiede loro un consiglio: cosa deve fare il padrone?
Stoltil Non si accorgono che proprio di loro e della loro durezza sta
parlando, che sono proprio loro i vignaioli che non riconoscono
né i servi né il figlio.
Attenzione però, anche noi possiamo fare la stessa cosa dei vignaioli,
perciò apriamo gli occhi attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


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