martedì 14 marzo 2017

Il Vangelo del Mercoledì 15 Marzo 2017

1° Lettura dal libro del profeta Geremìa (18,18-20)
Dal Vangelo secondo Matteo (20,17-28) anno dispari.
In quel tempo, mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte
i dodici discepoli e lungo il cammino disse loro: «Ecco, noi saliamo
a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei
sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno
ai pagani perché venga deriso e flagellato e crocifisso,
e il terzo giorno risorgerà».
Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli
 e si prostrò per chiedergli qualcosa.
Egli le disse: «Che cosa vuoi?».
Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra
e uno alla tua sinistra nel tuo regno».
Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete.
Potete bere il calice che io sto per bere?».
Gli dicono: «Lo possiamo».
Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra
e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali
il Padre mio lo ha preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli.
Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle
nazioni dòminano su di esse e i capi le opprimono.
Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro
servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo.
Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire,
ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
I due fratelli non brillano certo per umiltà e acutezza.
Essi non solo appaiono come degli arrampicatori sociali, ma passano
anche per persone poco intelligenti; Gesù, infatti, ha appena parlato del
suo destino di morte, e loro si rivelano quantomai inopportuni e fuori luogo.
Come se non bastasse. anche gli altri apostoli manifestano la loro
igoranza; essi infatti, reagiscono male di fronte alla richiesta dei due
solo per una questione d'invidia e non perchè abbiano capito quanto
il Maestri avesse appena detto.
Gesù, comunque, non si scompone e approfitta per spiegare loro come
si arrivi davvero a possedere il Regno di Dio.
Esso non è fatto per chi vuole primeggiare, ma solo per coloro che,
in umiltà e silenzio, si abbassano per lavare i piedi agli altri.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


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