domenica 12 marzo 2017

Il Vangelo del Lunedì 13 Marzo 2017

1° Lettura dal libro del profeta Daniele (9,4-10)
Dal Vangelo secondo Luca (6,36-38) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate misericordiosi,
come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete
condannati; perdonate e sarete perdonati.
Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante
vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate,
sarà misurato a voi in cambio».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Sappiamo cosa sono i giudizi temerari?
Sono quelli che si fanno basandosi solo su ciò che
è in apparenza, senza approfondire quanto diciamo
e vedere se quanto abbiamo detto è vero oppure no.
Questo tipo di giudizio, in genere, è senza appello: chi
è cattivo ai nostri occhi rimane tale per sempre.
Ma l'invito perentorio di Gesù, oggi, è proprio quello di
rinunciare a condannare le persone, anche quando ci
sembra che esse sbaglino apertamente.
Lasciamo a Dio il compito di giudicare, di condannare
o di assolvere: i primi che ci guadagnano, secondo il Maestro,
siamo proprio noi.
Infatti, il Signore pone come criterio di giudizio del nostro
comportamento proprio il modo di
giudicare che noi usiamo verso gli altri.
Quindi, meglio essere indulgenti con gli altri.
Anche se a volte non è proprio facile, ma possiamo
aiutarci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


Nessun commento:

Posta un commento