giovedì 9 marzo 2017

Il Vangelo del 10 Marzo 2017

1° Lettura dal libro del profeta Ezechièle (18,21-28)
Dal Vangelo secondo Matteo (5,20-26) anno dispari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se la vostra giustizia non
supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso
dovrà essere sottoposto al giudizio.
Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere
sottoposto al giudizio.
Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinèdrio;
e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo
fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare,
và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino
con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla
guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai
di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Da un punto di vista formale, la giustizia dei farisei era ineccepibile.
Il problema era nei contenuti; essi erano fermi a un’idea di osservanza
della legge puramente esteriore.
Ma Dio, dei nostri atti esterni non sa proprio cosa farsene, se poi ad
essi non corrisponde un preciso atteggiamento interiore.
Per questo il Signore sottolinea alcune situazioni nelle quali è
assolutamente necessario vigilare su se stessi; non c’è bisogno di
uccidere fisicamente qualcuno, se lo hai insultato o gli hai tolto la
sua dignità con il giudizio o la maldicenza.
Sei già passibile di pena, se hai questo atteggiamento.
Allora, forse è il caso di imparare sul serio a vigilare sul nostro cuore
e su ciò che vi si muove dentro ogni giorno, perché alle azioni
corrispondano le intenzioni.
Ma se proprio non ci riusciamo, aiutiamoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

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