1° Lettura dalla
lettera agli Ebrei (5,1-10)
Dal Vangelo secondo
Marco (2,18-22) anno dispari.
In quel tempo, i
discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo
un digiuno.
Vennero da Gesù e gli
dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i
discepoli dei farisei
digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
Gesù disse loro:
«Possono forse digiunare gli invitati a nozze,
quando lo sposo è con
loro?
Finché hanno lo sposo
con loro, non possono digiunare.
Ma verranno giorni
quando lo sposo sarà loro tolto: allora,
in quel giorno,
digiuneranno.
Nessuno cuce un pezzo
di stoffa grezza su un vestito vecchio;
altrimenti il rattoppo
nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia
e lo strappo diventa
peggiore.
E nessuno versa vino
nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino
spaccherà gli otri, e
si perdono vino e otri.
Ma vino nuovo in otri
nuovi!».
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
Il digiuno faceva parte dei riti
di Israele, e aveva significati
penitenziali e di purificazione.
Ma Gesù vuole indicare ai farisei
e ai discepoli di Giovanni un
nuovo modo di considerare il
tempo che stanno vivendo; è il
tempo della visita dello Sposo
che dà gioia con la sua presenza.
Quando sarà il momento, il loro
digiuno avrà un significato
particolare; esso sarà segno
della tristezza per la sua mancanza,
e sarà manifestazione dell’attesa
del suo ritorno in mezzo a loro.
Questo discorso però, secondo
Gesù, non è comprensibile se
non si attua un totale
rinnovamento del proprio modo di
pensare e di credere in Dio.
Gesù è una novità troppo grossa
per poter essere compresa
entro i canoni tradizionali della
religiosità ebraica.
Perciò, anche noi se non crediamo
nel Signore, non riusciamo
a capirlo, per riuscirci dobbiamo
aiutarci con la preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno,
sia fatta la tua
volontà come in cielo così in
terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi
li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in
tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e
sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.
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