mercoledì 2 novembre 2016

Il Vangelo del Giovedì 3 Novembre 2016

1° Lettura dalla lettera di san Paolo
apostolo ai Filippési (3,3-8)
Dal Vangelo secondo Luca (15,1-10) anno pari.
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i
peccatori per ascoltarlo.
I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie
i peccatori e mangia con loro».
Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento
pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto
e va in cerca di quella perduta, finché non la trova?
Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle,
va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi
con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”.
Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che
si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno
bisogno di conversione.
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una,
non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente
finché non la trova?
E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice:
“Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che
avevo perduto”.
Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo
peccatore che si converte».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
I pubblicani ed i peccatori, nella società del tempo di Gesù,
non erano certamente ben visti; ladri, gente poco raccomandabile
che viveva di espedienti ai margini della società.
Inoltre, non avevano dimestichezza con la fede e con la religione;
eppure, sembra proprio che il Signore avesse un debole per loro.
Tale attenzione deriva dal fatto che Egli è l’incarnazione della
misericordia del Padre, che va incontro a coloro che erano
perduti per riportarli sulla via della salvezza.
Questo, i farisei ed i benpensanti, non riuscivano a comprenderlo.
Erano troppo legati ad un’immagine di Dio separato e puro per
capire che a Lui non interessavano le loro pratiche; a Lui
interessano i suoi figli, soprattutto quelli che sono lontani dal
suo amore, come fa con tanti di noi.
Se disgraziatamente facciamo parte della schiera dei farisei,
cerchiamo di uscirne se vogliamo che il Signore ci doni il suo
amore, faremo fatica, ma abbiamo la preghiera che ci aiuta.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

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