giovedì 8 settembre 2016

Il Vangelo del Venerdì 9 Settembre 2016

1° Letura dalla prima lettera di san Paolo
apostolo ai Corìnzi (9,16-19.22-27)
Dal Vangelo secondo Luca (6,39-42) anno C.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Può
forse un cieco guidare un altro cieco?
Non cadranno tutti e due in un fosso?
Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben
preparato, sarà come il suo maestro.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello
e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?
Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la
pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi
la trave che è nel tuo occhio?
Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai
bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Uno degli atteggiamenti più sgradevoli del nostro comportamento
è quello di porci, nei confronti degli altri, come maestri e guide,
come se avessimo chissà quali verità da insegnare loro.
Che tutti siamo ciechi dovrebbe essere un dato di fatto.
In realtà siamo convinti non solo di vedere, ma di vedere meglio
e prima degli altri.
Se questo vale per ogni ambito della vita, tanto più ciò è vero
quando si parla della vita di fede.
Sentirsi santi, capaci di mostrare agli altri le vie di Dio e indicare
loro il cammino è indice di una malattia spirituale davvero grave;
è la presunzione di conoscere Dio che, invece, si rivela soltanto
a coloro che sono umili e svuotati di sé.
Ci sembra di assumere questo atteggiamento nei confronti degli altri?
Corriamo subito ai ripari.
Quale terapia al riguardo?
Gesù la indica; è Lui il Maestro, l’unico Maestro, il Maestro per eccellenza.
Solo da Lui abbiamo ogni giorno da imparare, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

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