lunedì 12 settembre 2016

Il Vangelo del Martedì 13 Settembre 2016

San Giovanni Crisostomo.
1° Lettura dalla prima lettera di san Paolo
apostolo ai Corìnzi (12,12-14.27-31)
Dal Vangelo secondo Luca (7,11-17) anno C.
In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain,
e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla.
Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato
alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova;
e molta gente della città era con lei.
Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione
per lei e le disse: «Non piangere!».
Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono.
Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!».
Il morto si mise seduto e cominciò a parlare.
Ed egli lo restituì a sua madre.
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un
grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo».
Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in
tutta la regione circostante.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La morte non può nulla contro l’amore.
Questo è il messaggio evangelico, e questo Gesù, dimostra
attraverso la risurrezione del fanciullo di Nain.
La compassione e la misericordia di Dio sono così grandi che
Egli per amore delle sue creature decide di restituire il
ragazzo morto a sua madre.
Ma la cosa veramente significativa, in questo brano, è che
il morto torna a parlare.
Questo significa che il giovinetto è davvero tornato alla vita;
egli può nuovamente relazionarsi con i vivi.
Egli non è più condannato al silenzio della tomba, ma viene
riportato alla parola ed alla capacità di stringere legami con gli altri.
Anche a noi Dio dona la possibilità di creare legami di comunione
che il peccato taglia e rende morti, per vivere una vita nuova
attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

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