domenica 21 agosto 2016

Il Vangelo del Lunedì 22 Agosto 2016


1° Lettura dalla seconda lettera di san Paolo

apostolo ai Tessalonicèsi (1,1-5.11b-12)

Dal Vangelo secondo Matteo (23,13-22) anno C.

In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e

farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla

gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare

nemmeno quelli che vogliono entrare.

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare

e la terra per fare un solo prosèlito e, quando lo è divenuto,

lo rendete degno della Geènna due volte più di voi.

Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio,

non conta nulla; se invece uno giura per l’oro del tempio,

resta obbligato”.

Stolti e ciechi!

Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro?

E dite ancora: “Se uno giura per l’altare, non conta nulla; se

invece uno giura per l’offerta che vi sta sopra, resta obbligato”.

Ciechi! Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che rende

sacra l’offerta?

Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto

vi sta sopra; e chi giura per il tempio, giura per il tempio

e per Colui che lo abita.

E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui

che vi è assiso».

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

A volte siamo davvero molto scaltri nell’eludere

i comandamenti di Dio, proprio come facevano i farisei.

Essi, per restare con la coscienza a posto, pur continuando

con le loro ingiustizie e prevaricazioni, si erano creati un

intero sistema di leggi e precetti che annullavano i

comandamenti più importanti-quale quello dell’amore

reciproco-per giustificare persino i delitti più gravi.

Ma il Signore scopre la loro ipocrisia e dice loro semplicemente

che essi, con quell’atteggiamento, non fanno altro che prendere

in giro se stessi; Dio non si lascia incantare da belle parole

o da liturgie solenni, se esse non sono espressione di giustizia

e di amore.

E noi?

Non è che anche noi, a volte, ci creiamo tante giustificazioni

che, in realtà, non servono altro che ad annullare i precetti

più importanti della legge evangelica a cui Dio ci chiama?

Speriamo di no, cerchiamo di essere coerenti nel seguire

i comandamenti del Signore, se facciamo fatica, aiutiamoci

con la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,

venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà,

come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti,

come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre

in tentazione ma liberaci dal male, amen.

Ave o Maria, pena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta

fra le donne e benedetto il seno del tuo figlio Gesù.

Santa Maria, madre di Dio prega per noi peccatori adesso

e nell’ora della nostra morte, amen.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo, com’era nel

principio ora e sempre nei secoli dei secoli, amen.

Buona giornata Fausto.


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