1° Lettura dalla seconda
lettera di san Paolo
apostolo ai Tessalonicèsi
(1,1-5.11b-12)
Dal Vangelo secondo Matteo
(23,13-22) anno C.
In quel tempo, Gesù parlò
dicendo: «Guai a voi, scribi e
farisei ipocriti, che chiudete
il regno dei cieli davanti alla
gente; di fatto non entrate
voi, e non lasciate entrare
nemmeno quelli che vogliono
entrare.
Guai a voi, scribi e farisei
ipocriti, che percorrete il mare
e la terra per fare un solo
prosèlito e, quando lo è divenuto,
lo rendete degno della Geènna
due volte più di voi.
Guai a voi, guide cieche, che
dite: “Se uno giura per il tempio,
non conta nulla; se invece uno
giura per l’oro del tempio,
resta obbligato”.
Stolti e ciechi!
Che cosa è più grande: l’oro o
il tempio che rende sacro l’oro?
E dite ancora: “Se uno giura
per l’altare, non conta nulla; se
invece uno giura per l’offerta
che vi sta sopra, resta obbligato”.
Ciechi! Che cosa è più grande:
l’offerta o l’altare che rende
sacra l’offerta?
Ebbene, chi giura per
l’altare, giura per l’altare e per quanto
vi sta sopra; e chi giura per
il tempio, giura per il tempio
e per Colui che lo abita.
E chi giura per il cielo,
giura per il trono di Dio e per Colui
che vi è assiso».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul
Vangelo di oggi.
A volte siamo davvero molto scaltri
nell’eludere
i comandamenti di Dio, proprio come
facevano i farisei.
Essi, per restare con la coscienza a
posto, pur continuando
con le loro ingiustizie e prevaricazioni,
si erano creati un
intero sistema di leggi e precetti che
annullavano i
comandamenti più importanti-quale quello
dell’amore
reciproco-per giustificare persino i
delitti più gravi.
Ma il Signore scopre la loro ipocrisia e
dice loro semplicemente
che essi, con quell’atteggiamento, non
fanno altro che prendere
in giro se stessi; Dio non si lascia
incantare da belle parole
o da liturgie solenni, se esse non sono
espressione di giustizia
e di amore.
E noi?
Non è che anche noi, a volte, ci creiamo
tante giustificazioni
che, in realtà, non servono altro che ad
annullare i precetti
più importanti della legge evangelica a
cui Dio ci chiama?
Speriamo di no, cerchiamo di essere
coerenti nel seguire
i comandamenti del Signore, se facciamo
fatica, aiutiamoci
con la preghiera.
Padre nostro che sei nei
cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta
la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane
quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti,
come noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non ci indurre
in tentazione ma liberaci dal
male, amen.
Ave o Maria, pena di grazia,
il Signore è con te, tu sei benedetta
fra le donne e benedetto il
seno del tuo figlio Gesù.
Santa Maria, madre di Dio
prega per noi peccatori adesso
e nell’ora della nostra morte,
amen.
Gloria al Padre al Figlio e
allo Spirito Santo, com’era nel
principio ora e sempre nei
secoli dei secoli, amen.
Buona giornata Fausto.
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