mercoledì 17 agosto 2016

Il Vangelo del Giovedì 18 Agosto 2016


1° Lettura dal libro del profeta Ezechièle (36.23-28)

Dal Vangelo secondo Matteo (22,1-14) anno C.

In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole [ai capi

dei sacerdoti e ai farisei] e disse:  «Il regno dei cieli è simile 

a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio.

Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze,

ma questi non volevano venire.

Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli

invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli

animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite

alle nozze!”.

Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio

campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi,

li insultarono e li uccisero.

Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere

quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.

Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli

invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade

e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”.

Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che

trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì

di commensali.

Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che

non indossava l’abito nuziale.

Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito

Quello ammutolì.

Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo

fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.

Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

Parola del Signore.

Coloro che si rifiutarono di partecipare alle nozze del figlio

del re non avevano capito che loro erano interessati in prima

persona a quel matrimonio, visto che Dio mandava suo

Figlio a sposare ‘umanità proprio nel popolo eletto, cioè loro.

Per questo Egli si rivolge a qualcun altro, che sia disponibile

a fare festa con Lui ed a lasciarsi coinvolgere dalla sua gioia

senza fine.

Dio ci fa tante promesse di felicità e di amore; ma Egli vuole

anche vedere la nostra collaborazione e la nostra accoglienza.

Se ciò, in qualche modo non avviene, Dio si rivolge a qualcuno

più disponibile ed aperto a ricevere tale grazia.

Per questo, non dobbiamo sottovalutare l’0perato di Dio e non

dobbiamo trincerarci dietro la misericordia dell’Altissimo

che tutto scusa.

Egli perdona, certamente; ma noi abbiamo sicuramente perso

la nostra occasione di essere felici con Lui.

Non perdiamo, allora, questa occasione, facciamoci trovare

pronti a dire si ad una sua chiamata, sicuramente ci sarà più

facile se ci aiutiamo con la preghiera.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,

venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà,

come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti,

come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre

in tentazione ma liberaci dal male, amen.

Ave o Maria, pena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta

fra le donne e benedetto il seno del tuo figlio Gesù.

Santa Maria, madre di Dio prega per noi peccatori adesso

e nell’ora della nostra morte, amen.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo, com’era nel

principio ora e sempre nei secoli dei secoli, amen.

Buona giornata Fausto.

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