sabato 2 luglio 2016

Il Vangelo di Domenica 3 Luglio 2016

Il Vangelo della 14° Domenica del tempo ordinario. 
1° Lettura dal libro del profeta Isaìa (66,10-14)
2° Lettura dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati (6,14-18)
Dal Vangelo secondo Luca (10,1-12.17-20) anno C.
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò
a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!
Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai
nella sua messe!
Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non
portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare
nessuno lungo la strada.
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”.
Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui,
altrimenti ritornerà su di voi.
Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che
hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa.
Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate
quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano,
e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”.
Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno,
uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra
città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo
contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”.
Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno
duramente di quella città».
I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore,
anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome».
Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore.
Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti
e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà
danneggiarvi.
Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi;
allegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Do fronte al comprensibile entusiasmo degli Apostoli,
Gesù sente la necessità di chiarire loro una certa priorità
di valori; per quanto scacciare i demoni e guarire gli ammalati
sia un’esperienza esaltante, essa non garantisce affatto
l’amicizia intima con Dio e la comunione con suo Figlio.
Giuda Iscariota, in questo senso, è l’esempio più emblematico;
piuttosto, il Maestro dice che la cosa più importante è che
i loro nomi siano scritti nel cielo.
In qualche modo i discepoli hanno ricevuto la caparra di un
premio e di una vittoria che è un dono immeritato.
Però, essi devono lavorare in maniera infaticabile per il
Regno dei cieli, dimenticando se stessi ed ogni desiderio
di affermazione e di rivincita umana.
Solo di fronte a questa volontà di donare se stessi fino
all’offerta della vita, si scopre chi sono i veri discepoli di Gesù.
Doniamoci completamente al Signore, per diventare suoi
discepoli, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

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