giovedì 23 giugno 2016

Il Vangelo del Venerdì 24 Giugno 2016

Natività di San Giovanni Battista.
1° Lettura dal libro del profeta Isaìa (49,1-6)
2° Lettura dagli Atti degli Apostoli (13,22-26)
Dal Vangelo secondo Luca (1,57-66.80) anno pari o C.
Per Elisabetta si compì il tempo del parto e
diede alla luce un figlio.
I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva
manifestato in lei la sua grande misericordia,
e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il
bambino e volevano chiamarlo con il nome
di suo padre, Zaccarìa.
Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni».
Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela
che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre
come voleva che si chiamasse.
Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni
è il suo nome».
Tutti furono meravigliati.
All’istante si aprirono la sua bocca e la sua lingua,
e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore,
e per tutta la regione montuosa della Giudea
si discorreva di tutte queste cose.
Tutti coloro che le udivano, le custodivano in
cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?».
E davvero la mano del Signore era con lui.
Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito.
Visse in regioni deserte fino al giorno della sua
manifestazione a Israele.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Luca liquida in poche parole il racconto di
ciò che avvenne dopo i fatti straordinari che
accompagnarono la nascita del Battista.
Egli visse in regioni deserte, fino al giorno
della sua manifestazione.
Dunque, Giovanni è l’uomo del deserto.
Esso, prima ancora che un luogo fisico, è una
dimensione interiore; il deserto rende essenziali,
scarni, così come scarna ed essenziale fu la
predicazione di Giovanni.
Il deserto è il luogo in cui la voce di Dio si sente
in tutta la sua potenza, in quanto non vi sono
altri rumori che disturbano.
Ciò fu anche per Giovanni, il quale si lasciò
guidare per anni nel deserto dalla voce di Dio,
nella consapevolezza che la sua missione era
proprio quella di essere annunciatore, e nulla più.
Anche noi, se riusciamo a fare un giro nel deserto,
poi possiamo essere annunciatori dell’amore del
Signore, per riuscirci bene, aiutiamoci con la preghiera. 
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

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