domenica 15 maggio 2016

Il Vangelo del Lunedì 16 Maggio 2016

1° Lettura dalla lettera di san Giacomo apostolo (3,13-18)
Dal Vangelo secondo Marco (9,14-29) anno C.
In quel tempo, [Gesù, Pietro, Giacomo e Giovanni, scesero
dal monte] e arrivando presso i discepoli, videro attorno
a loro molta folla e alcuni scribi che discutevano con loro.
E subito tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia
e corse a salutarlo.
Ed egli li interrogò: «Di che cosa discutete con loro?».
E dalla folla uno gli rispose: «Maestro, ho portato da te
mio figlio, che ha uno spirito muto.
Dovunque lo afferri, lo getta a terra ed egli schiuma,
digrigna i denti e si irrigidisce.
Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti».
Egli allora disse loro: «O generazione incredula!
Fino a quando sarò con voi?
Fino a quando dovrò sopportarvi?
Portatelo da me». E glielo portarono.
Alla vista di Gesù, subito lo spirito scosse con convulsioni
il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava schiumando.
Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?».
Ed egli rispose: «Dall’infanzia; anzi, spesso lo ha buttato
anche nel fuoco e nell’acqua per ucciderlo.
Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci».
Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede».
Il padre del fanciullo rispose subito ad alta voce: «Credo;
aiuta la mia incredulità!».
Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito
impuro dicendogli: «Spirito muto e sordo, io ti ordino,
esci da lui e non vi rientrare più».
Gridando, e scuotendolo fortemente, uscì.
E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «È morto».
Ma Gesù lo prese per mano, lo fece alzare ed egli stette in piedi.
Entrato in casa, i suoi discepoli gli domandavano in privato:
«Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?».
Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni non si può
scacciare in alcun modo, se non con la preghiera».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Fede, mancanza di fede; il dialogo tra Gesù e il padre del
ragazzo si svolge proprio su questo tema.
Il padre vorrebbe da Gesù il miracolo, ma il Signore gli
fa comprendere che egli può ottenerne di ben più grandi
se solo crederà.
A questo punto l’uomo si rende conto che rispetto a quello
che dice Gesù, egli è molto mancante.
Vorrebbe credere, ma si rende conto che la sua fede è
ancora insufficiente e debole.
Eppure Gesù concede il miracolo, evidentemente bene
impressionato dalla disposizione d’animo dell’uomo.
Anche noi possiamo crescere nelle fede, nella misura in
cui preghiamo con il cuore.
Non c’è modo migliore per crescere nella fede se non
chiedendola a Dio per mezzo della preghiera; è così che
possiamo ottenere l’insperato, solo credendo e pregando.
Ed allora, aumentiamo la nostra fede con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

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