domenica 17 aprile 2016

Il Vangelo del Lunedì 18 Aprile 2016

1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (11,1-18)
Dal Vangelo secondo Giovanni (10,1-10) anno C.
In quel tempo, Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico:
chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma
vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante.
Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore.
Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce:
egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le
conduce fuori.
E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina
davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono
la sua voce.
Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno
via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono
di che cosa parlava loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io
vi dico: io sono la porta delle pecore.
Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri
e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati.
Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà
salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo.
Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere;
io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Gesù sapeva bene che ricorrendo all’immagine del pastore,
avrebbe lasciato nel cuore dell’uditorio un messaggio ben preciso.
In una società essenzialmente dedita alla pastorizia, il gregge
era l’unica fonte di sussistenza; per cui tra il pastore e le sue
pecore si instaurava un rapporto particolarissimo, tanto che
il pastore era anche disposto a morire per proteggerle.
Gesù utilizza questa similitudine per dire che Egli si comporta
alla stessa maniera con noi, sue pecore; ci guida alle sorgenti
della salvezza e ai pascoli eterni.
Siamo capaci di lasciarci guidare dal Signore?
Spesso, purtroppo no, ed allora per riuscirci aiutiamoci
con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


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