giovedì 25 febbraio 2016

Il Vangelo del Venerdì 26 Febbraio 2016

1° Lettura dal libro della Gènesi (37,3-4.12-13.17-28)
Dal Vangelo secondo Matteo (21,33-43.45) anno C.
In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli
anziani del popolo: «Ascoltate un’altra parabola: c’era
un uomo che possedeva un terreno e vi piantò una vigna.
La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio
e costruì una torre.
La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.
Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò
i suoi servi dai contadini a ritirare il raccolto.
Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono,
un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono.
Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi,
ma li trattarono allo stesso modo.
Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo: “Avranno
rispetto per mio figlio!”.
Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro: “Costui è l’erede.
Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”.
Lo presero, lo cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.
Quando verrà dunque il padrone della vigna, che cosa
farà a quei contadini?».
Gli risposero: «Quei malvagi, li farà morire miseramente
e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli
consegneranno i frutti a suo tempo».
E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:
“La pietra che i costruttori hanno scartato è diventata
la pietra d’angolo; questo è stato fatto dal Signore
ed è una meraviglia ai nostri occhi”?
Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà
dato a un popolo che ne produca i frutti».
Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei
capirono che parlava di loro. Cercavano di catturarlo, ma
ebbero paura della folla, perché lo considerava un profeta.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
I farisei non sono sprovveduti, e comprendono che,
dietro la parabola di Gesù, c’è una precisa lettura della
loro storia di infedeltà a Dio, attraverso la persecuzione
attuata nei confronti dei profeti, ed adesso nel rifiuto
del Figlio di Dio, Gesù Cristo.
Essi, con il loro comportamento ostentato e falso possono
ingannare gli altri, ma non Dio, e non sono altro che falsi
ed uccisori di profeti, ottusamente chiusi nell’osservanza di
una legge che ormai è ridotta a regole vuote e senza alcun senso.
Eppure, nemmeno di fronte alla verità che Gesù dice loro
in forma di parabola, essi sono disposti a fare riparazione
del danno arrecato alla verità e comprendere di essere fuori
strada, ma si danno da fare solo per eliminare il Cristo.
Anche se Gesù scopre le nostre incoerenze, non chiudiamoci
alla sua grazia; perché moriremmo miseramente lontani
dalla sua misericordia.
Perciò, è il momento di pregare e di aprirci alla grazia del Signore.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento