giovedì 18 febbraio 2016

Il Vangelo del Venerdì 19 Febbraio 2016

1° Lettura dal libro del profeta Ezechièle (18,21-28)
Dal Vangelo secondo Matteo (5,20-26) anno C.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se la vostra
giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei,
non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”;
chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio.
Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello
dovrà essere sottoposto al giudizio.
Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto
al sinèdrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al
fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi
che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il
tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con
il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei
in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al
giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione.
In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai
pagato fino all’ultimo spicciolo!».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Gesù riporta la legge di Mosè al suo significato più
genuino, ma anche più esigente.
Quello che è importante davanti a Dio non sono
soltanto gli atti ed i gesti, ma anche le intenzioni che
muovono le nostre azioni.
Per questo, ciò che ci spinge ad insultare un nostro
fratello è la stessa molla di quello che potrebbe, in altre
circostanze, portare ad ucciderlo.
Il Vangelo ci rivela tutta la bellezza e la serietà del
cammino che facciamo dietro a Gesù; in questa Quaresima
abbiamo l’impegno di riconciliarci anzitutto con coloro
che ci sono accanto, e con i quali magari non parliamo
o non abbiamo relazioni da molto tempo.
Sarà la maniera migliore per vivere la nostra autentica
amicizia con Lui, ed iniziare a vivere da discepoli,
con tutto ciò che comporta, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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