giovedì 11 febbraio 2016

Il Vangelo del Venerdì 12 Febbraio 2016

1° Lettura dal libro del profeta Isaìa (58,1-9)
Dal Vangelo secondo Matteo (9,14-15) anno C.
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di
Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo
molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze
essere in lutto finché lo sposo è con loro?
Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto,
e allora digiuneranno».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Gesù afferma che quando c’è lo sposo-cioè Lui stesso-non
si può digiunare, così come non si può digiunare quando
si va ad un matrimonio.
Comunque, arriverà anche per i discepoli il momento in
cui essi dovranno digiunare, e ciò avverrà quando il
Maestro sarà loro sottratto.
Per noi ci sono dei momenti in cui esprimiamo la gioia
per la presenza di Gesù sposo, e dei momenti nei quali,
insieme a tutto il corpo mistico di Cristo, digiuniamo in
spirito di mortificazione.
Ma per noi, il digiuno ha anche un ulteriore significato;
esso ci dà il senso dell’attesa, del compimento di qualcosa
di cui, adesso, vediamo soltanto qualche accenno.
Così è per la Quaresima; noi ci uniamo al digiuno di Cristo
nel deserto, per poter poi festeggiare con Lui la festa
della Risurrezione.
Perciò, questo è il momento di far sentire a Cristo il nostro
amore, attraverso il digiuno e la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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