venerdì 10 luglio 2015

Il Vangelo del Sabato 11 Luglio 2015

1° Lettura dal libro dei Proverbi (2,1-9)
Dal Vangelo secondo Matteo (19,27-29) anno B.
In quel tempo, Pietro, disse a Gesù: «Ecco, noi
abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che
cosa dunque ne avremo?».
E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi
avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà
seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione
del mondo, siederete anche voi su dodici troni a
giudicare le dodici tribù d’Israele.
Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle,
o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome,
riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna».
Parola del Signore
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Purtroppo il mondo ci propina solo vanità e indifferenza.
Ma la preghiera che, prima ancora che dialogo con
Dio, vuol dire ascoltare la sua voce.
Da qui, il nostro cuore può essere riempito di sapienza
e di intelligenza, di timore del Signore e di scienza di Dio.
Anche se siamo immersi nelle cose di questo mondo,
non dobbiamo dimenticare che anche noi possiamo fare
la stessa esperienza di Dio, nella misura in cui ci lasciamo
plasmare da Lui; impariamo l’ascolto, il silenzio, l’evitare
ogni parola superflua e dannosa; scopriremo quanto è
bello mettere Dio al primo posto, ed impareremo a non
trascurare niente di tutto ciò che di bello la vita può offrirci.
Comprenderemo così, una cosa molto importante; ciò che
è essenziale per l’uomo; non è tanto la penitenza, né lunghe
ore di preghiera, né tantomeno la via spirituale straordinaria;
il vero cardine della vita è la discrezione.
Oggi, in un linguaggio più vicino alla nostra sensibilità,
potremmo chiamarla equilibrio.
Molti cristiani oggi non sanno più cos’è l’equilibrio, esso
si deve considerare l’impegno costante e continuo verso
il Vangelo, senza eccessivi rimpianti sul passato né con
troppe paure per il futuro.
L’equilibrio ci permette di occuparci di ciò che stiamo
facendo ora, per considerare l’attimo presente come un
dono di Dio da vivere in pienezza, nella costanza e nella
pazienza di tutti i giorni, ecco perché dobbiamo pregare
quel tanto che basta.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.




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