giovedì 28 maggio 2015

Il Vangelo del Venerdì 29 Maggio 2015

1° Lettura dal libro del Siràcide (44,1.9-13)
Dal Vangelo secondo Marco (11,11-25) anno B.
[Dopo essere stato acclamato dalla folla, Gesù]
entrò a Gerusalemme, nel tempio.
E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo
ormai l'ora tarda, uscì con i Dodici verso Betània.
La mattina seguente, mentre uscivano da Betània,
ebbe fame.
Avendo visto da lontano un albero di fichi che aveva
delle foglie, si avvicinò per vedere se per caso vi
trovasse qualcosa ma, quando vi giunse vicino, non
trovò altro che foglie. Non era infatti la stagione dei fichi.
Rivolto all'albero, disse: «Nessuno mai più in eterno
mangi i tuoi frutti!».
E i suoi discepoli l'udirono.
Giunsero a Gerusalemme.
Entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che
vendevano e quelli che compravano nel tempio;
rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei
venditori di colombe e non permetteva che si
trasportassero cose attraverso il tempio.
E insegnava loro dicendo: «Non sta forse scritto:
La mia casa sarà chiamata casa di preghiera
per tutte le nazioni?
Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
Lo udirono i capi dei sacerdoti e gli scribi e
cercavano il modo di farlo morire.
Avevano infatti paura di lui, perché tutta la folla
era stupita del suo insegnamento.
Quando venne la sera, uscirono fuori dalla città.
La mattina seguente, passando, videro l'albero
di fichi seccato fin dalle radici.
Pietro si ricordò e gli disse: «Maestro, guarda:
l'albero di fichi che hai maledetto è seccato».
Rispose loro Gesù: «Abbiate fede in Dio!
In verità io vi dico: se uno dicesse a questo
monte: "Lèvati e gèttati nel mare", senza dubitare
in cuor suo, ma credendo che quanto dice avviene,
ciò gli avverrà.
Per questo vi dico: tutto quello che chiederete nella
preghiera, abbiate fede di averlo ottenuto e vi accadrà.
Quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro
qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro
che è nei cieli perdoni a voi le vostre colpe».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Chi sono i giusti secondo la mentalità bibicla?
Certamente non sono, come potremo pensare,
coloro che hanno praticato una forma di giustizia
distributiva o giuridica.
Piuttosto i giusti secondo la Bibbia sono coloro che
hanno fatto della loro vita un atto di fede e di
abbandono in Dio senza fidarsi degli idoli o degli
uomini, così falsi e volubili.
Chi pone la sua fiducia e la sua fedeltà in Dio è
certamente considerato giusto e degno di lode,
in quanto nonostante tutte le sofferenze e le
incomprensioni a cui sono sottoposti coloro che
si incamminano per questa via, alla fine raggiungono
una saggezza di vita che diviene per loro, vanto di
fronte a tutti gli uomini.
Cerchiamo di diventare uomini giusti secondo
questo modello!
Oppure, facciamo la fine del fico che si seccò.
In realtà Gesù sapeva benissimo che il fico, in quel
periodo, non avrebbe dato nessun frutto, se non per
un intervento miracoloso.
Eppure, il gesto di Gesù ci fa comprendere un suo
messaggio ben più profondo.
Egli, sulla linea dei gesti simbolici dei profeti, compie
un’azione profetica che serve a dare a coloro che
ascoltano un grande insegnamento; quel fico è l’esempio
emblematico di come si sia comportato il popolo eletto.
Essa, pianta scelta da Dio per portare frutto, in realtà
si è rivelato sterile e secco.
Per questo esso incorre nella maledizione di Gesù;
il vecchio Israele, attaccato alle sue tradizioni sterili,
è condannato per sempre a seccarsi come pianta morta.
Perciò, cerchiamo di essere sempre verdi e fertili,
aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.


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