1° Lettura dal libro del
Siràcide (36,1.2a-5-6.13-19)
Dal Vangelo secondo Marco (10,32-45) anno B.
In quel tempo, mentre erano sulla strada per
salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti
a loro ed essi erano sgomenti; coloro che lo seguivano
erano impauriti.
Presi di nuovo in disparte i Dodici, si mise a dire
loro quello che stava per accadergli: «Ecco, noi
saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà
consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi;
lo condanneranno a morte e lo consegneranno
ai pagani, lo derideranno, gli sputeranno addosso,
lo flagelleranno e lo uccideranno, e dopo
tre giorni risorgerà».
Gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli
di Zebedeo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che
tu faccia per noi quello che ti chiederemo».
Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia
per voi?».
Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua
gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra».
Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete.
Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati
nel battesimo in cui io sono battezzato?».
Gli risposero: «Lo possiamo».
E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo anche voi
lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato
anche voi sarete battezzati.
Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non
sta a me concederlo; è per coloro per i quali
è stato preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a
indignarsi con Giacomo e Giovanni.
Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete
che coloro i quali sono considerati i governanti delle
nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono.
Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande
tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo
tra voi sarà schiavo di tutti.
Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per
farsi servire, ma per servire e dare la propria vita
in riscatto per molti».
Parola del Signore.
Riflessione personale
sul Vangelo di oggi.
La preghiera accorata è un
riconoscimento dell’affetto
e della benevolenza con cui il
Signore ha benedetto
il suo popolo.
Pregare ed intercedere per gli
altri diventa per ogni
cristiano un dovere ed un fatto
di affetto, poiché la
vocazione del popolo alla
preghiera è proprio dei cristiani.
Dunque, quando preghiamo,
ricordiamoci sempre
delle necessità di tutte le
persone della terra.
E la preghiera serve anche a
capire anche la volontà di Dio.
Perché, non sempre è facile
capire Dio quando parla;
ma la difficoltà non è tanto
nelle sue parole, quanto
nei nostri preconcetti che fanno
da scudo e da muro
che impedisce alla parola di
Cristo di entrare e portare
frutto dentro di noi.
Ciò avvenne anche agli apostoli,
i quali convinti com’erano
delle loro chimere di gloria e di
restaurazione politica non
riuscivano a comprendere il vero
messaggio che tentava
di dare loro Gesù.
Il Signore però dice loro una
cosa importante; il potere
di cui credono di godere i grandi
della terra è effimero
ed illusorio, e destinato a
finire.
C’è solo un potere che non
finisce mai, ed è quello
naturale che si trova nella
dignità del servizio e del
rendersi schiavo dell’altro,
proprio come ha fatto Lui.
In tale modo non si sbaglia, non
è facile, ma possiamo
aiutarci con la preghiera.
Padre nostro che
sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga
il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri
debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non
ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal
male. Amen.
Ave, o Maria,
piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno,
Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in
principio ora e sempre nei
secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata,
Fausto.
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