lunedì 4 maggio 2015

Il Vangelo del Martedì 5 Maggio 2015

1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (14,19-28)
Dal Vangelo secondo Giovanni (14,27-31a) anno B.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Vi
lascio la pace, vi do la mia pace.
Non come la dà il mondo, io la do a voi.
Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”.
Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre,
perché il Padre è più grande di me.
Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché,
quando avverrà, voi crediate.
Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il
prìncipe del mondo; contro di me non può nulla,
ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre,
e come il Padre mi ha comandato, così io agisco».
Parola del Signore.
Per entrare nel regno di Dio si deve essere disposti
ad attraversare molte tribolazioni; il rifiuto,
la malattia, lo scherno e persino la morte.
Ma questo ci fa comprendere il valore del regno dei Cieli;
esso è qualcosa per il quale Dio richiede tutto di noi.
I santi sono coloro che, fidandosi ciecamente delle
promesse di Dio, non hanno esitato a perdere tutto
e a sacrificare per Lui le cose più importanti della loro
vita per raggiungere la promessa fatta loro da Gesù stesso.
Perciò, prima di lasciare i discepoli stretti attorno a Lui,
Gesù fa loro un dono preziosissimo, che è come una
lampada che brillerà nel buio e nelle tenebre della
sua assenza; la pace.
La pace che aveva donato loro Gesù non era simile
a nulla di quanto avessero mai provato prima di allora.
La pace del mondo, a cui forse anch’essi avevano sognato
fino ad allora, era un periodo di prosperità e di libertà
per tutto il popolo vessato ormai da anni dalla
dominazione romana.
Ma la vera pace si sperimenta quando si sta in armonia
con Dio, solo quella è vera pace, chiediamola perciò,
al Signore attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.


Nessun commento:

Posta un commento