martedì 25 novembre 2014

Il Vangelo del Mercoledì 26 Novembre 2014

Dal Vangelo secondo Luca (21,12-19) anno A.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Metteranno
le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi
alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti
a re e governatori, a causa del mio nome.
Avrete allora occasione di dare testimonianza.
Mettetevi dunque in mente di non preparare prima
la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché
tutti i vostri avversari non potranno resistere
né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai
parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi;
sarete odiati da tutti a causa del mio nome.
Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».
Parola del Signore.
La manifestazione del giudizio di Dio è fonte di gioia
per tutti i veri credenti che hanno sperato in Lui.
Del resto, non ci è mai capitato di chiederci il perché
di tante cose che apparentemente ci sembrano
ingiuste ed incomprensibili?
Eppure, di fronte al giudizio di Dio, che alla fine dei tempi
verrà manifestato, tutte le domande che portiamo nel
cuore troveranno risposta.
Per questo, assieme a coloro che hanno vinto la bestia,
possiamo acclamare davanti a Dio perché le cose che
Egli ha fatto e continua a fare per noi sono veramente
grandi ed ammirabili.
Possiamo vederle anche noi, se solo avessimo uno sguardo
di fede che ci permette di vedere le cose e le persone
con occhi completamente rinnovati.
Sta a noi dare un significato nuovo alla nostra vita.
Come ci spiega Gesù in questa parabola.
Gesù annuncia un destino certamente poco piacevole a
coloro che vorranno restargli fedeli per tutti i secoli a venire.
Non si tratta di una passeggiata né tantomeno di una
parata militare trionfalistica.
Coloro che accettano di seguire Gesù ed il suo Vangelo
devono aspettarsi persecuzioni e tradimenti, persino
dalle persone più care.
Ma questo non deve spaventarci, in quanto proprio
attraverso queste prove possiamo crescere in
quell’atteggiamento che fa la differenza tra i veri
credenti e quelli di facciata; la perseveranza.
Questa è una virtù che, come tutte le altre, cresce nella
misura in cui si esercita, soprattutto in situazioni limite
come quelle descritte da Gesù.
Dunque, non dobbiamo aver nessuna paura, ma affidiamoci
a Lui con fiducia.
Aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo 
così in terra. 
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i 
nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, 
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto 
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli 
dei secoli. Amen.
Buona giornata.
  

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