domenica 16 novembre 2014

Il Vangelo del Lunedì 17 Novembre 2014

Dal Vangelo secondo Luca (18,35-43) anno A.
Mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco
era seduto lungo la strada a mendicare.
Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse.
Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!».
Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide,
abbi pietà di me!».
Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano
perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte:
«Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui.
Quando fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che
io faccia per te?».
Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!».
E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista!
La tua fede ti ha salvato».
Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio.
E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.
Parola del Signore.
Una delle cose più difficili da trovare nel cuore
dell’uomo è senza dubbio la costanza e la fede.
Il tempo, le delusioni e le sofferenze, unite ad una
buona dose di superficialità non ci permettono
di restare fedeli anche a quelle promesse che
ritenevamo più sacre ed eterne.
Eppure, Gesù richiama continuamente la Chiesa,
proprio al suo primitivo fervore.
Dunque, il Signore ci dice che, nella misura in cui
restiamo uniti a Lui per mezzo della preghiera e
dei sacramenti, nulla può farci perdere lo slancio iniziale
e la volontà decisa e stabile di essergli fedeli.
Ancora una volta la Scrittura ci invita a rivederci,
per considerare se davvero nel nostro cuore c’è
quet’attenzione per Dio, amato sopra tutto e tutti,
oppure Egli è passato in secondo piano.
E Gesù con questo gesto ci fa capire cosa vuol dire
avere veramente fede.
Quando si ha un problema e si ha davanti a noi
la risoluzione di esso, non c’è rispetto umano che tenga;
siamo in grado di metterci contro il mondo intero
pur di non lasciarci ostacolare nel nostro cammino
verso la cosa o la persona che può darci la soluzione.
Così fu anche per il cieco; a nulla valsero i rimproveri
dei presenti, egli chiama Gesù con il suo titolo di Signore,
e riconosce così nella persona che gli sta davanti
il Figlio di Dio.
Egli se non ha ancora recuperato la vista esteriore,
dimostra in realtà di avere una visione interiore molto
acuta e profonda, che gli viene anzitutto dalla fede.
Impariamo cosa sia la vera preghiera; chiedere a Dio
con i gemiti del proprio cuore, senza aver paura di
toglierci la maschera dell’autosufficienza.
È qui il problema, noi pensiamo sempre di essere bastanti
a noi stessi, non è così, abbiamo sempre bisogno di aiuto,
perciò, per averlo, dobbiamo pregare, sempre!
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo 
così in terra. 
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i 
nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, 
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto 
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli 
dei secoli. Amen.
Buona giornata.


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