domenica 30 novembre 2014

Il Vangelo del Lunedì 1 Dicembre 2014

Dal Vangelo secondo Matteo (8,5-11) anno B.
In quel tempo, entrato Gesù in Cafarnao, gli venne
incontro un centurione che lo scongiurava e diceva:
«Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato
e soffre terribilmente».
Gli disse: «Verrò e lo guarirò».
Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno
che tu entri sotto il mio tetto, ma dì soltanto una parola
e il mio servo sarà guarito.
Pur essendo anch'io un subalterno, ho dei soldati sotto
di me e dico a uno: "Va'!", ed egli va; e a un altro: "Vieni!",
ed egli viene; e al mio servo: "Fa' questo!", ed egli lo fa».
Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo
seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato
nessuno con una fede così grande!
Ora io vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente
e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe
nel regno dei cieli».
Parola del Signore.
La legge promulgata da Mosè aveva in sé qualcosa di
incompleto e di parziale che cercava la sua realizzazione.
Per questo motivo ci sarà una nuova legge che verrà
promulgata da Gerusalemme.
Ma questa nuova legge non sarà più scritta su tavole di pietra,
non saranno più una serie di parole, ma un unico Verbo
che parlerà a nome del Padre, annunciando a tutti la
salvezza e la misericordia.
Di fronte a questa parola, grande sarà la pace; tutti gli
strumenti di morte diverranno invece arnesi che serviranno
a costruire e ad edificare.
Questa è l’immagine dell’avvento del Messia, Gesù Cristo,
che porta a tutti i popoli della terra la vera pace e la
riconciliazione con Dio; perciò dobbiamo camminare
spediti per le vie di Dio attraverso la fede.
Come ci fa capire il Signore con questa parabola.
Quando verrà nuovamente il Figlio di Dio nel giorno del
giudizio, chi troverà ad aspettarlo?
Questo brano evangelico risponde in maniera estremamente
chiara; saranno coloro che hanno creduto al Figlio di Dio
anche se apparentemente non sono appartenuti alla Chiesa.
Chissà con quanto stupore ci accorgeremo che il Signore
sarà glorificato da coloro che mai avremmo pensato.
Gesù rimane impressionato dalla fede di un uomo che tutti
consideravano pagano, e quindi incapace di entrare in
relazione con Dio; proprio lui fa parte di quel nuovo popolo
di credenti che non si riconosce tanto per l’appartenenza
ad un credo religioso, quale quello dei Giudei ormai
estremamente legalistico, quanto per la sua fede in Gesù
e nella sua potenza risanatrice.
Aspettiamo perciò il Messia con fede e preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.


sabato 29 novembre 2014

Domenica di Avvento

Il Vangelo della 1° Domenica di Avvento 30 Novembre 2014 
Dal Vangelo secondo Marco (13,33-37) anno B.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Fate
attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento.
È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato
la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno
il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa
ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo
o al mattino; fate in modo che, giungendo all'improvviso,
non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».
Parola del Signore.
Un aspetto della vita cristiana che non si deve mai trascurare
è la dimensione della dottrina della fede.
Questa parola significa che il Signore Gesù ci ha insegnato
a dare grande importanza alle cose ultime, cioè a quegli avvenimenti
finali che rappresenteranno  la conclusione della storia.
Tale compimento avverrà nel momento in cui il Cristo si
manifesterà nella gloria, nel suo ritorno definitivo.
Già i primi cristiani erano molto sensibili a questa dimensione
della dottrina; la loro espressione ricorrente era “Maranathà!”,
che significa “Vieni Signore Gesù!”.
Dunque, in questo tempo forte, anche noi siamo invitati a
riscoprire nella nostra esperienza cristiana la dimensione dottrinale,
per attendere con gioia la manifestazione del Signore Gesù.
Per questo dobbiamo vegliare, ci dice il Signore.
In una casa è importante che tutti abbiamo un ruolo e un compito;
ne va del buon funzionamento della famiglia e della sicurezza di tutti.
C’è però un compito che è particolarmente importante e delicato;
quello del portiere che è preposto a vigilare sulla porta della casa.
Guai a quel portiere che si addormentasse o che fosse
distratto o superficiale!
Significherebbe mandare in rovina certa quella casa.
Gesù, per farci comprendere l’importanza della vigilanza per
un cristiano, ha usato proprio questa similitudine.
Ad ognuno, nella Chiesa, Egli ha dato un compito, ma a
tutti ha affidato anche il dovere della vigilanza.
Allora, attenti!
Questo Tempo di Avvento ci serva per imparare nuovamente
a vigilare, nell’attesa della sua venuta.
Perciò, per non addormentarci, preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.



venerdì 28 novembre 2014

Il Vangelo del Sabato 29 Novembre 2014

Dal Vangelo secondo Luca (21,34-36) anno A.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti
a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in
dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel
giorno non vi piombi addosso all'improvviso; come un
laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che
abitano sulla faccia di tutta la terra.
Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza
di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire
davanti al Figlio dell'uomo».
Parola del Signore.
Anche noi facciamo parte dell’albero della vita, perché
Gesù Cristo per mezzo del suo sacrificio ha riconciliato
l’uomo con Dio, per cui esso è nuovamente a disposizione
di tutti coloro che vorranno servirsi delle sue foglie
e dei suoi frutti.
Ma la cosa più importante è che la comunione tra Dio e
i suoi fedeli è ormai piena ed eterna; Egli, vive in mezzo
alla città ed il suo trono si trova proprio al centro di essa.
Siamo chiamati anche noi a questa felicità eterna.
Ma attenzione però, non dobbiamo addormentarci e scivolare
così giù dall’albero, come ci dice Gesù nella Parabola.
È quasi normale che lentamente possa affievolirsi la
vigilanza e l’attesa del compimento della storia in Cristo
che sembra quasi irrealizzabile.
In un certo senso, pare proprio che non ci tocchi da vicino,
in quanto è un evento così lontano da noi, che solo
raramente ci pensiamo.
Eppure dovremmo anche noi esercitare la fede, proprio
nella considerazione di questo evento, che Gesù ha
annunciato come certo e sicuro.
Le ubriachezze di cui parla il Signore sono tutti quegli
stordimenti a cui l’uomo si sottopone per evitare di pensare
alle cose davvero importanti; gli affanni della vita sono
invece quelle preoccupazioni futili e passeggere che
scambiamo per importanti, mentre non hanno altro affetto
che allontanarci dalla nostra meta.
Ed allora, per riuscire ad arrivare alla meta che il Signore
ci propone, rimaniamo vigili, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo 
così in terra. 
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i 
nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, 
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto 
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli 
dei secoli. Amen.
Buona giornata.
 


Il Vangelo del Venerdì 28 Novembre 2014

Dal Vangelo secondo Luca (21,29-33) anno A.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una
parabola: «Osservate la pianta di fico e tutti gli
alberi: quando già germogliano, capite voi stessi,
guardandoli, che ormai l'estate è vicina.
Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose,
sappiate che il regno di Dio è vicino.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione
prima che tutto avvenga.
Il cielo e la terra passeranno, ma le mie
parole non passeranno».
Parola del Signore.
Sembra impossibile pensare che, di fronte a tutto il
male e l’ingiustizia che c’è nel mondo, alla fine Dio
possa davvero sconfiggere il maligno.
Eppure, la  Madonna ci dice che il suo Cuore trionferà,
il diavolo ha il tempo contato, e la sua sconfitta è
pressochè certa ed imminente.
Questa fiduciosa convinzione deve animare il cuore di
ogni credente, soprattutto quando la fede sembra vacillare;
nel frattempo, Dio vuole vincere la lotta con il maligno
proprio attraverso di noi.
Noi infatti, abbiamo il grande potere di cooperare con
la nostra testimnianza e con l’amore concreto e fattivo
a migliorare il mondo ed a rendere vana l’azione del nemico.
Riflettiamo sul fatto che abbiamo tra le mani un grande potere!
L’amore e la fede vincono il mondo.
Come ci dice Gesù.
La Parola di Gesù, a differenza di tante cose che sembrano
eterne ma in realtà non lo sono, è eterna.
Essa, cioè, vale sempre e per tutti; è sempre attuale ed
ognuno può applicarla a sé stesso perché venga da essa
trasformato e migliorato.
Di fronte agli sconvolgimenti del mondo ed alle oscure
macchinazioni del male, Gesù invita i suoi ascoltatori
ad avere fiducia in Lui e nella sua Parola di salvezza;
per questo motivo è necessario che noi ci innamoriamo
di essa, che la facciamo nostra e la coliamo nella concretezza
della nostra esistenza quotidiana.
Essa, infatti, ha il potere di rendere eterno colui che la vive
e che la mette in pratica.
Impegniamoci quindi anzitutto a prenderla sul serio, in tutta
la sua affascinante esigenza, ed anche noi vedremo meraviglie,
sarà più facile per noi se preghiamo.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo 
così in terra. 
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i 
nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, 
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto 
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli 
dei secoli. Amen.
Buona giornata.
 




mercoledì 26 novembre 2014

Il Vangelo del Giovedì 27 Novembre 2014

Dal Vangelo secondo Luca (21,20-28) anno A.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando
vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora
sappiate che la sua devastazione è vicina.
Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso
i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino,
e quelli che stanno in campagna non tornino in città;
quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto
ciò che è stato scritto si compia.
In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle
che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese
e ira contro questo popolo.
Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in
tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani
finché i tempi dei pagani non siano compiuti.
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla
terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e
dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per
l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra.
Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con
grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi
e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».
Parola del Signore.
Il giudizio di Dio distruggerà tutte le nostre certezze,
le ambiguità e i nostri falsi ideali.
Sarà l’ora del matrimonio dell’Agnello, in cui viene celebrata
la nuova ed eterna alleanza tra Dio e l’umanità rinnovata
per mezzo del Cristo, crocifisso e Risorto, per chi ci avrà creduto.
Beati, dunque, coloro che saranno invitati alle nozze dell’Agnello;
già con il Battesimo, il cristiano, quello vero, verrà rivestito
della veste nuova che permette di accedere alle nozze.
Tutta la nostra vita deve essere una preparazione a queste nozze
che celebreremo  per sempre nell’eternità; le opere buone e
l’amore per Dio saranno il dono migliore per lo sposo celeste,
che attende di celebrare questo matrimonio con noi.
E Gesù in questa parabola ci indica come fare a prepararci.
Il Signore, profetizzando sulla sorte di Gerusalemme e sugli
eventi che porteranno alla sua conquista di lì a pochi anni,
presenta anche un quadro più vasto riguardante ciò che avverrà
in preparazione alla sua definitiva venuta.
Sono eventi che ci lasciano un po’ impauriti e preoccupati,
perché si tratta di avvenimenti cosmici; eppure, sopra tutti,
vi sono le parole rassicuranti di Gesù; la nostra liberazione è vicina.
Tante volte il Signore viene, anche se in maniera meno eclatante
e vistosa.
Però, ogni volta, Egli viene a portarci liberazione e pace.
Se fossimo un po’ più attenti alla realtà che ci circonda, riusciremo
anche noi a vedere le vittorie che Cristo ci fa conseguire;
Egli spezza le catene che ci impediscono di progredire nella fede.
Perciò, per riuscire a scorgere queste realtà, anche attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo 
così in terra. 
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i 
nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, 
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto 
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli 
dei secoli. Amen.
Buona giornata.
 


martedì 25 novembre 2014

Il Vangelo del Mercoledì 26 Novembre 2014

Dal Vangelo secondo Luca (21,12-19) anno A.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Metteranno
le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi
alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti
a re e governatori, a causa del mio nome.
Avrete allora occasione di dare testimonianza.
Mettetevi dunque in mente di non preparare prima
la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché
tutti i vostri avversari non potranno resistere
né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai
parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi;
sarete odiati da tutti a causa del mio nome.
Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita».
Parola del Signore.
La manifestazione del giudizio di Dio è fonte di gioia
per tutti i veri credenti che hanno sperato in Lui.
Del resto, non ci è mai capitato di chiederci il perché
di tante cose che apparentemente ci sembrano
ingiuste ed incomprensibili?
Eppure, di fronte al giudizio di Dio, che alla fine dei tempi
verrà manifestato, tutte le domande che portiamo nel
cuore troveranno risposta.
Per questo, assieme a coloro che hanno vinto la bestia,
possiamo acclamare davanti a Dio perché le cose che
Egli ha fatto e continua a fare per noi sono veramente
grandi ed ammirabili.
Possiamo vederle anche noi, se solo avessimo uno sguardo
di fede che ci permette di vedere le cose e le persone
con occhi completamente rinnovati.
Sta a noi dare un significato nuovo alla nostra vita.
Come ci spiega Gesù in questa parabola.
Gesù annuncia un destino certamente poco piacevole a
coloro che vorranno restargli fedeli per tutti i secoli a venire.
Non si tratta di una passeggiata né tantomeno di una
parata militare trionfalistica.
Coloro che accettano di seguire Gesù ed il suo Vangelo
devono aspettarsi persecuzioni e tradimenti, persino
dalle persone più care.
Ma questo non deve spaventarci, in quanto proprio
attraverso queste prove possiamo crescere in
quell’atteggiamento che fa la differenza tra i veri
credenti e quelli di facciata; la perseveranza.
Questa è una virtù che, come tutte le altre, cresce nella
misura in cui si esercita, soprattutto in situazioni limite
come quelle descritte da Gesù.
Dunque, non dobbiamo aver nessuna paura, ma affidiamoci
a Lui con fiducia.
Aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo 
così in terra. 
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i 
nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, 
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto 
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli 
dei secoli. Amen.
Buona giornata.
  

lunedì 24 novembre 2014

Il Vangelo del Martedì 25 Novembre 2014

Dal Vangelo secondo Luca (21,5-11) anno A.
In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio,
che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù
disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete,
non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno
queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno
per accadere?».
Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare.
Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: "Sono io",
e: "Il tempo è vicino".
Non andate dietro a loro!
Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate,
perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno
contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti,
carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti
e segni grandiosi dal cielo.
Parola del Signore.
Dio si nasconde nelle pieghe della storia per guidarla e
portarla alla sua pienezza di bene e di felicità.
Arriverà però un giorno nel quale la sua presenza e la sua
azione nella storia dell’uomo diverrà chiara e manifesta,
una volta per tutte.
In quel giorno ad ogni cosa verrà dato il suo vero nome;
il bene a ciò che è bene, il male a ciò che è male.
Nel frattempo che arrivi quel giorno, dobbiamo vivere in
una dimensione di continua e gioiosa vigilanza, affinchè
Dio ci trovi pronti e fedeli.
Altrimenti anche noi cadremo in rivina.
Cosa c’è di duraturo nella storia dell’uomo?
Anche ciò che sembra destinato a sfidare il passare del
tempo come le grandi ed imponenti costruzioni fatte
dagli uomini e dai popoli sono destinati a finire nella
polvere e nella rovina.
Così sarà anche del tempio di Gerusalemme, secondo
la parola di Gesù.
Quella grande costruzione, simbolo della presenza di
Dio in mezzo al suo popolo, è destinata a diventare
un cumulo di macerie.
In realtà ciò avverrà perché esso ha terminato la sua funzione.
Ormai c’è un altro modo per entrare in relazione con Dio,
e questo tempio eterno non verrà mai meno.
È Gesù Cristo, il Signore risorto che vive in eterno.
La nostra ricerca di qualcosa che possa durare per sempre
ha trovato il suo compimento in Lui.
Perciò, seguiamolo, se vogliamo la vita eterna,
aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo 
così in terra. 
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i 
nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, 
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto 
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli 
dei secoli. Amen.
Buona giornata.